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Come l’internet delle cose (IOT) può salvare il futuro delle imprese

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L’internet delle cose può salvare il futuro delle imprese? Certezze assolute, nessuno è in grado di poterne fornire. Ciò che è certo però, è che la strada intrapresa sembra portare proprio in quella direzione. Correva l’anno 1999, e per la prima volta l’IOT venne teorizzata.

Volendo ridurre ai minimi termini il concetto di internet delle cose, potremmo dire che si tratta di una connessione tra differenti oggetti, di ogni tipologia, anche quelli più improbabili. Ma come può questa connessione aiutare le imprese? Scopriamolo insieme.

IOT: cos’è?

Prima di capire come possa salvare il futuro delle imprese, è opportuno comprendere cosa sia effettivamente l’IOT, ovvero l’internet delle cose. Internet of Things è un particolare neologismo, impiegato nel mondo delle telecomunicazioni, nato dall’esigenza di fornire un nome agli oggetti connessi a internet. Parliamo di uno dei trend tecnologici probabilmente più importanti dell’ultimo decennio. In altre parole, di qualunque tipo sia la connessione, questa non è più solamente tra un computer e la rete.

Tale connessione quindi, avviene tra una gamma vastissima di oggetti, per cui è richiesta ovviamente la creazione di un “circuito elettronico” che la renda possibile. Entrando nel dettaglio, possiamo dire che l’internet delle cose indica un insieme di tecnologie che permette di collegare qualunque tipo di apparato a internet, con la finalità di trasferire informazioni. Di seguito due esempi di oggetti che fanno parte della nostra normale quotidianità:

  • Un elettrodomestico in grado di aggiornare autonomamente i programmi di lavaggio, o di chiamare l’assistenza.
  • Una bilancia digitale che permette il salvataggio dei dati su internet.

Le “semplicità” dei due esempi, serve a far comprendere come l’IOT sia già entrata nelle nostre vite, mimetizzandosi e diventando la normalità. Proprio per questo motivo, sia nel mondo privato che in quello business, l’internet delle cose gode di una fiducia crescente da parte delle persone, ottimiste verso queste tecnologie così innovative.

Internet delle cose e imprese

Abbiamo spiegato come l’IOT sia già entrata a far parte della nostra quotidianità, attraverso oggetti normali e per certi aspetti anche “banali”, in grado di comunicare tra loro. I vantaggi che derivano da questa situazione, si concretizzano in una vita di tutti i giorni più comoda e sicuramente semplificata. Ma nel mondo business, quindi anche in quello delle imprese, tali vantaggi sono anche più tangibili. Facciamo un esempio concreto.

Ipotizziamo di avere un’attività di produzione di auto e relativi accessori. Se si volesse conoscere quali sono i componenti tra quelli opzionali che incontrano maggiormente l’interesse della potenziale clientela, grazie all’IOT sarebbe possibile:

  • Impiegare dei sensori in grado di rilevare quali sono le aree dello showroom dove i clienti tendono a soffermarsi più a lungo (cerchi in lega, piuttosto che sedili in pelle, o altro).
  • Analizzare i dati di vendita raccolti, così che si possano identificare quali sono quei componenti venduti in minor tempo. Tra l’altro, la tecnologia IOT è assolutamente implementabile sia con i software ERP con i CRM. (Differenze tra sistemi ERP e CRM)
  • Allineare in maniera del tutto automatica la fornitura con i dati di vendita, così che gli articoli più popolari e ricercati non escano mai dallo stock.

Tutta questa mole di informazioni raccolte dai vari dispositivi collegati, permette ad ogni Buyer di intraprendere azioni e prendere decisioni intelligenti, ad esempio su quali componenti comprare, sempre sulla base dei dati raccolti in real time. In altre parole, l’internet delle cose contestualizzata in ambito aziendale, consente un risparmio di tempo, quindi un’ottimizzazione dei processi aziendali.

Sistemi intelligenti e oggetti infatti, permettono ad ogni impresa di automatizzare alcuni compiti, soprattutto quelli più ripetitivi, logoranti, banali e in alcune situazioni anche pericolosi. Tutto questo non può che portare anche ad una diminuzione dei costi, quindi ad un miglior impiego delle risorse, che potranno essere impiegate in maniera più razionale e intelligente.

Il futuro delle imprese salvato dall’IOT

Appare quasi inutile ricordare come il mercato sia diventato sempre più frenetico e concorrenziale, e di come non sia più possibile rimanere indietro, sprecare risorse, o non tenere il “passo”. Pena, l’esclusione dal mercato stesso. Proprio per questi motivi, l’ottimizzazione dei processi aziendali, è di vitale importanza per l’impresa stessa, perché le risorse risparmiate possono essere investite in altri canali, nell’ammodernamento, ma soprattutto in una digitalizzazione sempre più efficiente. Volendo analizzare i settori industriali, sono davvero pochi quelli che non possono beneficiare dei vantaggi offerti dall’internet delle cose.

Un altro esempio concreto riguarda le imprese che operano nel settore della logistica, spedizioni, o movimentazione di grandi quantitativi di merce. Un adeguamento delle tecnologie in ottica IOT, permette di dotare i carichi di sistemi di rilevamento GPS che consentono di monitorare in tempo reale l’ubicazione degli stessi, “comodamente” da uno smartphone (IOT: il nuovo business del futuro).  Il medesimo vantaggio lo si può ottenere anche all’interno di magazzini di grandi dimensioni. Di esempi è possibile farne davvero molti, e di differente natura. Come detto, sul futuro nessuno può fare previsioni certe. Ma la direzione intrapresa è invece molto chiara.

In merito all’internet delle cose, è opportuno fare anche un’ulteriore precisazione. A godere dei vantaggi offerti da questa tecnologia, non saranno solamente le imprese che ne utilizzano le potenzialità, ma anche quelle che in questo mercato operano attivamente per la produzione stessa degli oggetti. Si parla di un business in fortissima crescita, con un incremento di fatturati che su base annua può essere definito da capogiro, e che nel prossimo futuro è previsto toccherà cifre davvero molto importanti.

IOT, trasporti e automotive

Abbiamo detto che saranno pochi i settori industriali che non potranno beneficiare dei vantaggi dell’internet delle cose. Molto spesso alcune sperimentazioni di applicazioni della tecnologia, vengono effettuate tra i privati, per poi essere trasferite nel mondo industriale. Nel settore automotive ad esempio, è possibile citare il caso “Bosch-Nvidia”, due aziende impegnate da molti anni nello sviluppo di un sistema decisamente sofisticato di intelligenza artificiale, progettato per la mobilità del futuro.

Dalle indiscrezioni emerse fino a questo momento, si parlerebbe di un sistema modulare, ma soprattutto universale, pronto per essere installato da qualsiasi casa automobilistica. Tale sistema mira a rendere l’auto “autonoma” nella guida, attraverso servizi di mobilità integrata. In parole povere, la piattaforma IOT sarà in grado di scegliere il percorso ottimale per l’automobilista, sulla base delle sue abitudini di guida, e chiaramente di eventuali imprevisti di vita reale.

Grazie all’internet delle cose, tra qualche anno potrebbe essere il navigatore ad anticipare la “domanda” dell’automobilista sul tragitto migliore, suggerendo in anticipo quale sia quello perfetto da percorrere. Tutto questo sempre basandosi anche sulle informazioni comunicate dai sensori montati sui lampioni pubblici, in merito, ad esempio, a potenziali incidenti. Ora trasferiamo questo concetto nel mondo dei trasporti.

Se una persona che arriva in ritardo a causa di un tragitto errato ad un appuntamento di lavoro, piuttosto che a fare la spesa, può essere considerata come una problematica minore, per le imprese invece il tempo è denaro. Percorsi ottimizzati, che richiedono un minor tempo per essere completati, significano una maggiore movimentazione di merci, quindi un’ottimizzazione dei processi. Con quello che ne consegue, spiegato precedentemente. E se a questa situazione ci aggiungiamo magari un braccialetto in grado di segnalare alla centrale da quanto tempo è in marcia l’autista, il quadro è completo. Meno incidenti, meno costi per l’azienda.

L’internet delle cose è un concetto che, per certi punti di vista, è ancora acerbo, nonché in rapida evoluzione. Per le imprese sicuramente rappresenta un’opportunità, e questa tecnologia promette un giro di affari piuttosto cospicuo. Sicuramente all’orizzonte troviamo anche alcuni detrattori, che sostengono come un collegamento continuo, in grado di trasferire le nostre informazioni in tempo reale, possa facilmente trasformarsi in un “Grande Fratello” virtuale. D’altro canto, non è certamente possibile rinunciare a qualcosa che nell’immediato futuro potrebbe realmente risollevare le finanze di moltissime imprese. Il dibattito resta più che mai aperto.


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