Che il mondo del lavoro sia cambiato moltissimo negli ultimi anni, è cosa nota oramai a chiunque. Più che di mutamento, possiamo realmente parlare di una vera e propria rivoluzione. Molto spesso sentiamo dire che alcune professioni “storiche” sono scomparse, che molte altre stanno diventando obsolete, e che la situazione è destinata ad amplificarsi ulteriormente.
L’impatto che la digital transformation sta avendo sulle risorse umane, è davvero notevole. Ma è realmente così? Davvero il mercato del lavoro è stato danneggiato dal processo di digitalizzazione a cui stiamo assistendo? La risposta al quesito la troveremo nelle prossime righe, dove cercheremo di capire quali sono le nuove professioni digitali, e che tipo di vantaggi porteranno.
Sommario
Professioni digitali: i cambiamenti del mondo del lavoro
Sono molte le persone a lamentarsi per la mancanza del lavoro, e di come le nuove tecnologie abbiano rimpiazzato tante “vecchie” professioni. Per una volta però, dovremmo provare a vedere il bicchiere non come mezzo vuoto, bensì come mezzo pieno. Spesso, dietro ad un grande problema, si nasconde un’opportunità. Tanti mestieri inoltre, non sono scomparsi, ma si sono solamente modificati.
Il mercato del lavoro odierno prevede professioni diverse rispetto al passato, e domani ne richiederà di differenti rispetto ad oggi. Tutto sta nel capire la direzione che tale mercato sta prendendo, e riuscire ad assorbire il cambiamento. Come? Sviluppando nuove competenze. Il settore che chiaramente sta crescendo in maniera esponenziale è il Web. Grazie a internet infatti, sono nate moltissime start up che sviluppano proprio tutto il loro lavoro all’interno del mondo digitale.
Le Professioni digitali più richieste
Come anticipato, il processo di digitalizzazione degli ultimi anni, ha portato alla nascita di moltissime nuove professioni, alcune delle quali si intrecciano con altre per competenze da sviluppare. Le più richieste dei giorni nostri sono:
- Digital Marketing Manager. La figura è uno specialista del marketing digitale. Parliamo di una professione multidisciplinare, in grado di svolgere il lavoro di tante figure messe insieme, come Adwords Specialist, eCommerce Manager, Web analyst & CRO specialist o Social advertising specialist.
- Social Media Manager. Con questa definizione, si fa riferimento al professionista delle piattaforme social. La figura è in grado di curare differenti progetti aziendali sui più noti social network.
- Designer. Web designer, graphic designer.
- Community Manager. L’obiettivo di questo professionista è quello di creare discussioni e interazioni attorno ad un prodotto o ad un brand, soprattutto in ambito social network. Per questo motivo, appare evidente come la figura debba necessariamente conoscere in maniera approfondita il mondo social, sia sotto l’aspetto tecnico, che sotto quello psicologico delle community di utenti.
- SEM Specialist. La figura in questo caso deve avere conoscenza e padronanza degli algoritmi di Google, Adwords e Analytics. L’obiettivo primario del professionista è quello di migliorare il posizionamento nei motori di ricerca, creando campagne promozionali e pubblicitarie sul Web, così da permettere agli utenti di trovare più rapidamente l’azienda ricercata.
- SEO Expert. La finalità del SEO Expert è simile per certi aspetti a quella del SEM Specialist, ovvero migliorare il posizionamento nei motori di ricerca. Per farlo però, il professionista interviene sulla parte testuale dei siti Web, controllando che non sia solamente scritta bene, ma che rispetti delle precise regole, dette appunto SEO. La parola corretta al posto giusto.
- Content Manager. La figura può svolgere il lavoro di professionisti come: Content Editor, Copywriter e Content Curator. Il professionista deve possedere delle precise competenze giornalistiche ed editoriali. Dovrà quindi essere in grado di scrivere bene, sia sotto il profilo della forma, che sotto quello empatico. Potremmo definire il Content Manager come il gradino più alto tra le figure che si occupano di redigere contenuti per siti Web. Molto spesso, per portare a compimento il suo lavoro, il professionista si avvale della collaborazione di un team redazionale.
- Ecommerce Manager. L’obiettivo del professionista è quello di creare strategie di vendita funzionali. In altre parole, la figura si occupa della gestione di tutti gli aspetti correlati alla vendita online. Volendo fare degli esempi operativi concreti, l’eCommerce Manager sceglie la migliore piattaforma di vendita sulla base delle esigenze dell’azienda con cui collabora, pianifica le offerte, mette a punto le strategie di marketing, e molto altro ancora.
- Digital Crisis Manager. Una figura di risoluzione quella del Digital Crisis Manager, con particolari capacità di problem solving. Il professionista è in grado di individuare una soluzione li dove altri vedono solamente problemi.
- Sviluppatori. App Developer, Software Developer, Web Developer.
Professioni digitali: skill richieste
Decidere di intraprendere un cammino formativo che porti ad una delle nuove professioni digitali, è sicuramente un passo importante. Chi fa una scelta di questo tipo, deve avere delle precise skill. Tra le fondamentali troviamo:
- Interesse per il mondo digital. Web e nuove tecnologie devono essere il pane quotidiano.
- Approccio creativo. Una delle caratteristiche principali del mondo digitale è la sua continua evoluzione. per questo motivo, un approccio corretto passa necessariamente attraverso una buona dose di creatività.
- Formazione continua. Una frase gergale spesso utilizzata per descrivere l’importanza della formazione è: “chi non si forma, si ferma”. Questo significa che una delle attitudini principali che una persona interessata alle nuove professioni digitali deve avere, è la volontà di rimanere costantemente aggiornata sul proprio lavoro.
- Flessibilità. Molti dei lavori attuali, a differenza di quelli del passato, non prevedono dei turni prestabiliti, e in alcuni casi nemmeno una sede fissa. Per questo motivo, si deve essere pronti a lavorare nel momento in cui viene richiesto.
- Capacità di adattamento. Strettamente correlata alla flessibilità, un’altra skill richiesta per le professioni digitali è la capacità di adattamento. Rispetto al passato infatti, molti figure richiedono la capacità di lavorare su più mansioni.
- Capacità di autonomia. I liberi professionisti e i freelance sono sempre più richiesti nel mondo digital. Non doversi necessariamente recare sempre nello stesso luogo agli stessi orari, può rappresentare sicuramente un vantaggio, a patto di riuscire ad auto disciplinarsi con delle regole precise. In caso contrario, è facile diventare improduttivi.
I vantaggi delle Professioni digitali
Chiariamo subito un concetto importante: le professioni digitali sono in grado di apportare vantaggi per tutti, sia dal punto di vista aziendale, che da quello del lavoratore, o potenziale tale. Per quanto riguarda il mondo delle imprese, finalmente oggi si sta raggiungendo la consapevolezza che non sfruttare le potenzialità del Web, è totalmente sbagliato.
Internet è un vero e proprio oceano di opportunità, e per ogni organizzazione che non sfrutta tali possibilità, altre dieci saranno invece pronte a farlo. Il Web ha di fatto abbattuto ogni confine, e il bacino d’utenza dei clienti è di dimensioni talmente vaste da essere difficilmente descrivibile in poche righe. In altre parole, rinunciare al canale online significa rinunciare ai fatturati che questo può portare.
Come detto però, molti vantaggi arrivano anche dalla parte del professionista. In prima battuta, il mondo digitale sta creando moltissimi posti di lavoro, e tanti altri ne nasceranno in futuro. Parliamo di figure che possono portare ad una crescita professionale e personale davvero notevole. Il contributo che queste persone possono offrire al mondo dell’imprenditoria è davvero notevole, soprattutto in un tessuto di piccole e medie imprese come quello italiano, dove la necessità di aprirsi a nuovi mercati si fa sempre più forte.
Tra l’altro, proprio nel nostro paese, la trasformazione digitale è in piena espansione. Parliamo di un cambiamento che parte dalle radici dell’azienda, e per cui sono richieste figure specializzate con un bagaglio di competenze difficilmente reperibili all’interno dell’impresa stessa. “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma“: il filosofo del ‘700 Antoine-Laurent Lavoisier aveva proprio ragione.
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